tag:blogger.com,1999:blog-7515258342012186051.post3027492409961944628..comments2011-11-13T02:57:20.229-08:00Comments on Partito Socialista Puglia: Partito liquido o partito di tessere e di militanti? - di Gianvito MastroleoRedazionehttp://www.blogger.com/profile/03980796943785547446noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-7515258342012186051.post-60505161859094849442007-11-07T03:22:00.000-08:002007-11-07T03:22:00.000-08:00Con la sua solita e riconosciuta tempestività Giov...Con la sua solita e riconosciuta tempestività Giovanni Mastroleo si chiede se per il nuovo Partito Socialista la forma partito debba essere quella tradizionale oppure se debba essere preferita una forma più moderna e cioè di un partito senza tessere e senza iscritti.<BR/>Certamente la domanda è di evidente attualità, anche alla luce del dibattito in corso nel Partito Democratico, e interesserà anche noi socialisti in vista del congresso costituente. <BR/>Non mi pare sia il caso di soffermarci sulla importanza e sul ruolo dei partiti politici in uno stato democratico, così come sullo stato di crisi, e connesse motivazioni che gli stessi hanno vissuto negli ultimi venti anni e continuano a vivere tutt’ora. <BR/>Il problema che oggi dobbiamo affrontare è se far superare lo stato di crisi e rivitalizzare l’attività dei partiti, secondo lo spirito della Costituzione, oppure se dobbiamo ritenerli del tutto superati e quindi non più necessari per la vita democratica e per la stessa democrazia.<BR/>Parlare di “partito – sociètà” o, meglio in termini più aggiornati ma con una brutta espressione, di “partito – liquido” vuol dire non riconoscere più alla struttura partito la funzione e il ruolo che lo stesso deve svolgere nella formazione del consenso, nella interpretazione delle volontà e dei bisogni e per la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.<BR/>Personalmente vedo il cosiddetto “partito-liquido” come “un partito non partito” o come un partito politico senza valori, cultura, tradizioni o idee fondanti (non parliamo di ideologie che non sono più di moda) con programmi e obiettivi politici che possono mutare secondo le convenienze o gli interessi elettoralistici del momento o di questo o quel personaggio politico. <BR/>Questo forse va bene per il Partito Democratico che vede raggruppati forze e culture diverse, con interessi anche contrastanti; come farebbe infatti Veltroni a tenere unito quel “magma democratico” ( cito la bella rappresentazione del PD di Emanuele Macaluso) costituito da “DS e popolari, laici e clericali, nordisti e sudisti, giustizialisti e garantisti, statalisti e liberisti, socialisti e antisocialisti” ed altri ancora non elencati?<BR/>Certamente questo non è il caso dei socialisti che hanno dei valori, delle tradizioni e delle idee ben precise da difendere e da diffondere e che sono quelle del socialismo riformista.<BR/>Pur tuttavia dobbiamo riconoscere che oggi non possiamo più pensare di ricostruire il partito socialista a immagine e somiglianza del vecchio PSI; con forza, invece, dobbiamo affermare che non vogliamo più il partito del leader, delle correnti, della burocrazia, degli onorevoli, degli assessori, dei parenti, degli amici, di pseudo-socialisti alla ricerca, soltanto, di cariche o di incarichi.<BR/>Il nuovo partito, che personalmente vedo con militanti, tesserati o anche non tesserati, ma di ferma e convinta fede socialista, con precise e trasparenti regole di democrazia interna, dovrà comunque operare in modo tale da recepire tutte le istanze della società civile e dovrà essere aperto a tutti gli apporti che dall’esterno, in qualunque forma, potranno essere espressi e incidere nelle decisioni da assumere nell’interesse della collettività.<BR/>Mi auguro che sull’argomento, come auspicato anche da Gianvito Mastroleo, si apra un approfondito ed ampio dibattito con la partecipazione specialmente di giovani compagni e di nuovi aderenti alla Costituente, perché proprio da questi potranno venire suggerimenti innovativi su aspetti fondamentali da non trascurare e che, forse, a noi vecchi militanti possono sfuggire non dando il giusto rilievo. <BR/><BR/>Mario ParisiAnonymousnoreply@blogger.com