2 ottobre 2007

DOCUMENTO SOCIALISTI AUTONOMISTI

Si è tenuta a Bari presso l’hotel Majestic, un’assemblea dei Socialisti autonomisti di Puglia che non aderiscono alla decisione di confluire nel Partito Democratico.
Coordinatori della manifestazione, Ermanno Macchia, Vittorio Farella e Mimmo Caputo, dell’Esecutivo Regionale. A presiederla è stato chiamato, per acclamazione, Vittorio Potì, consigliere e capogruppo regionale del partito.

Hanno partecipato rappresentanti di diverse realtà regionali, M. Ragni, per la Provincia di Foggia, Scognamillo, per Lecce, nonché di numerose sezioni della Provincia di Bari, Adelfia, Acquaviva, Bitonto, Castellana, Conversano, Corato, Mola di Bari, Monopoli, Polignano.
Al termine di un intenso dibattito, concluso dall’intervento del consigliere regionale V. Potì, l’assemblea ha approvato all’unanimità, il seguente documento politico:
“I socialisti Autonomisti di Puglia, che non condividono la scelta di confluenza nel P.D., giudicano sbagliata nel metodo e nel merito tale decisione, perché assunta verticisticamente e inopinatamente, a breve distanza di tempo, da una precedente solenne adesione di tutto il Partito alla Costituente Socialista.
Essa inoltre contrasta con gli obiettivi ed i presupposti politici su cui si è fondata in tutti questi anni l’azione politica dei Socialisti autonomisti pugliesi: difesa dell’autonomia politica e culturale del socialismo riformista e impegno per realizzare l’unità di tutti i socialisti. Per questo non possono condividere tale scelta, a maggior ragione in considerazione della collocazione di DS e Margherita al di fuori del movimento socialista internazionale e della tradizione riformista del socialismo europeo.
I Socialisti Autonomisti di Puglia, in quanto movimento socialista organizzato e radicato su tutto il territorio pugliese, non possono non ribadire la loro adesione alla Costituente Socialista, come primo momento per l’unità di tutta l’area socialista, laica e liberale, sotto le insegne del socialismo europeo, per costruire una più ampia aggregazione attorno agli obiettivi di difesa e rilancio della laicità dello Stato, contro l’insorgenza di nuovi integralismi, in difesa dei diritti individuali e collettivi, per l’affermazione del patrimonio di valori etici e morali, fondati sull’eguaglianza e sul riconoscimento dei meriti.
La nascita del PD, con la sua scelta di non appartenere alla famiglia socialista, e la nuova aggregazione della Cosa Rossa, lontana dagli orizzonti del socialismo europeo, impongono, perciò, a tutti i socialisti di sollevare nuovamente l’antico glorioso vessillo.
La Costituente Socialista dovrà essere anche l’occasione di un grande rinnovamento dei socialisti, che suoni come segnale per un più generale e profondo rinnovamento della politica italiana e delle istituzioni repubblicane, all’insegna del monito di Pietro Nenni “Rinnovarsi o perire”.
Dunque, rinnovamento degli uomini e dell’azione politica. Una nuova generazione dovrà prendere in mano la guida del partito nuovo che si intende costruire.
Le condizioni per realizzare con successo questa grande opportunità che si presenta ci sono: sta a tutti noi non sprecarla.”


Vittorio Potì, Consigliere e Capogruppo regionale del Partito
Ermanno Macchia
Vittorio Farella
Mimmo Caputo

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