18 dicembre 2007

I socialisti chiedono più rigore nella gestione del Bilancio e della programmazione finanziaria regionale.

Lunedì 17 si è svolto l’incontro del coordinamento regionale della Costituente Socialista di Puglia.

L’incontro, dopo i temi organizzativi illustrati da Carlo Pinto e Giovanni Memola si è incentrato sul tema della Sanità in Puglia e della necessità di una riduzione del numero dei consiglieri regionali.

L’assessore regionale socialista Onofrio Introna ha illustrato i dati principali della questione Sanitaria in Puglia, che presenta anche per il 2007 un deficit finanziario, che il Governo centrale stimerebbe intorno ai 240 milioni di euro. Un deficit figlio di un processo di razionalizzazione del “Sistema Sanità” in Puglia, che la Giunta di centro sinistra non può più tollerare e deve aggredire alla radice.

Infatti tale deficit costringerà la Regione Puglia ad aumentare l’irap e l’irpef e l’accise regionale sulla benzina per poco più di 2 centesimi. Da sottolineare l’impegno dei socialisti affinché l’aumento dell’IRPEF avvenga solo per i redditi superiori ai 28 mila euro annui, in modo da tutelare i redditi più deboli.

L’altro aspetto cui i socialisti con Introna hanno tenuto a precisare è la ferma volontà di superare il precariato, specificatamente nella Sanità, non solo per corrispondere alle richieste del mondo sindacale, ma perché i socialisti ritengono che la dignità del lavoro, sia centrale nell’azione di governo regionale.

Pertanto un contributo fattivo dei socialisti nella eliminazione del precariato purché in un quadro di chiarezza ed al rigore nella individuazione di tali dipendenti da stabilizzare, sarà volto ad evitare che il giusto principio della regolarizzazione della precarietà in un rapporto stabile e dignitoso di lavoro possa avvenire anche per situazioni che lungi dall’aver connotato un vero e proprio rapporto di lavoro (pur precario) sia un metodo per raggirare le corrette procedure di selezione ed assunzione per effettivi meriti. La proposta socialista è orientata alla stabilizzazione del precariato che abbia un rapporto di lavoro di almeno tre anni e procedere quanto prima con le normali procedure di assunzioni, in modo da selezionare e premiare il merito nelle assunzioni pubbliche.

Il dibattito, concluso da Introna, ha portato l’intero gruppo dirigente regionale della Costituente Socialista a formulare, inoltre, un preciso impegno alla Giunta Regionale pugliese.

Una presa di posizione forte da parte dei socialisti per i quali la tutela della Salute dei cittadini è la base non discutibile di una Comunità sociale. Un “sistema salute” in Puglia per il quale deve essere sempre possibile misurarne la qualità e la spesa, anche da parte degli stessi cittadini, attraverso la pubblicazione di report annuali dei centri di controllo regionali e delle singole ASL ovvero lìavvio della prassi dei “Bilanci sociali”, per i cittadini, specifici del sistema sanitario.

La differenza di un “governo” di centro sinistra deve essere nella qualità del servizio sanitario, soprattutto nella fase della prevenzione, insieme alla trasparenza con un monitoraggio continuo (democratico) della spesa. Solo il costante e trasparente controllo della spesa e dei “risultati” del sistema sanitario può consentire di comprendere la qualità del “sistema salute” in Puglia ed evitare l’accumulo di deficit, con conseguente aggravio della tassazione regionale.

Il gruppo dirigente socialista, pertanto, impegna, la Giunta regionale pugliese a varare immediatamente la discussione sul “nuovo piano sanitario regionale”, una discussione che è possibile iniziare correttamente, solo conoscendo con rigorosa precisione la esatta situazione finanziaria per ogni centro di costo del sistema: dalla spesa ospedaliera, a quella farmaceutica, a quella delle convenzioni coi privati, alla spesa di investimenti e cosi via, rapportata ai risultati ottenuti unitamente al personale impiegato.

I socialisti, in conclusione, chiedono garanzie concrete affinché i sacrifici che oggi il Governo regionale è costretto a chiedere ai pugliesi abbiamo una certezza democratica: la trasparenza estrema dei conti e dei dati gestionali del “sistema sanitario” in Puglia, precondizione indispensabile e credibile dalla quale rilanciare a gennaio 2008, un confronto serio ed aperto sul nuovo piano sanitario. Solo così, per i socialisti, i sacrifici di oggi potranno compensare la Comunità Pugliese.

Un’attività di monitoraggio che non deve assolutamente riguardare il solo settore sanità ma diventare un metodo nella gestione del bilancio e della programmazione regionale da parte del competente assessorato al Bilancio, in modo che proprio una tale metodologia gestionale del bilancio regionale, sia in grado di prevenire scompensi finanziari in tutti i settori della vita regionale ad iniziare dalla Sanità.

A conclusione il coordinamento regionale Socialista chiede sia rilanciata con determinazione ed urgenza, la proposta di modica dello Statuto regionale, per centrare l’obiettivo di migliorare il processo di efficienza ed efficacia della “governance” regionale, ad iniziare da una consistente diminuzione dei costi per il funzionamento delle Istituzioni, mediante una significativa riduzione dei consiglieri regionali, il cui numero di 70, è, oggettivamente, improduttivamente oneroso per i cittadini pugliesi.

Coordinamento regionale Costituente Socialista di Puglia.

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia il tuo commento