17 gennaio 2009

19 gennaio 1969 – 19 gennaio 2009















di Tommaso Minervini
-Presidente Federazione Provinciale -
Partito Socialista -Bari






Ma quando nasce il XXI° secolo della sinistra italiana?

Il Socialismo liberale è l’unico sentiero rimasto nella lunga e travagliata storia del ‘900.
Ma chi interpreta oggi il Socialismo liberale, vale a dire la Libertà coniugata alla Giustizia Sociale.

Quel pazzo minoritario ed emarginato da tutti i partiti della sinistra italiana dell’epoca, Gaetano Salvemini, maestro dei Rosselli, estimatore di Gobetti, tutti illustri minoritari dell’epoca, avevano ragione!

Il 19 gennaio non posso fare a meno di far salire, dai ripostigli della mia memoria la morte di Jan e le emozionanti discussione che facemmo noi ragazzi sull'assurdità del gesto ma contemporaneamente sull'anelito alla Libertà. Ed ancora oggi"...Libertà vo cercando..".

Cecoslovacchia 20 agosto 1968: i sovietici spezzano "la primavera di Praga", il sogno di libertà del popolo cecoslovacco iniziato il 5 gennaio dello stesso anno. Quaranta anni fa, il 20 agosto 1968, i carri armati sovietici entrarono a Praga e stroncavano la Primavera di Praga, il tentativo di riforme democratiche che i Cecoslovacchi volevano per superare il comunismo ed iniziare una fase nuova del Socialismo Umanitario (Socialismo Libertario.).

Come nel 56 in Ungheria. Qualche mese dopo, il 19 gennaio del 69, tra noi giovanissimi che eravamo già affacciati all’impegno politico e civile si “accese”, è il caso di dire, una discussione profonda che segnerà molte delle nostre coscienze. La morte di un giovane praghese Jan Palac che si dette fuoco per la Libertà del suo Paese. Un gesto forte, ancora oggi, tra noi, discusso. Mi vengono in mente i tanti giovani, di questo secolo, il ‘900, non ancora conclusosi, morti per la libertà. I tanti giovani morti nelle due guerre mondiali per le Libertà nazionali e per la libertà dal fascismo e dal nazismo e dal Comunismo, nel Vietnam, in Algeria, nel sud America, in Francia, in Iran, in Afganisthan, in Africa, In Russia, India, Asia (ed in queste ore tra i giovani Israeliani ed i giovani Palestinesi) e a milioni e milioni per la libertà di mangiare, per la libertà della Giustizia Sociale vittime delle mafie nazionali ed internazionali, per la libertà di lavorare, per la libertà di vivere e via dicendo.

Una urgente nuova declinazione della Libertà che è necessario, ancora, compiere per chiudere definitivamente il ‘900 politico ed iniziare il nuovo secolo, che l’attuale architettura politico-istituzionale nazionale ed internazionale non assicura affatto. Anzi favorisce la libertà apparente, soffocando le libertà sostanziali costruendo quel “pensiero unico” del “mercatismo” che lo stesso Giulio Tremonti pone alla base delle “paure” e del declino delle civiltà occidentali.

Né la destra “mercatale” né la sinistra “staliniana” e post comunista, che soprattutto e per prima ha le gravi colpe di non sapere vedere ed applicare il valore delle Libertà, alla pratica Politica. Entrambe non intendono fare i conti "veri" con la Storia, continuando a soffocare, come in tutto il ‘900, il socialismo liberale, attenti più all’apparato che al progetto: questo ci impedisce di segnare la nascita, nell’occidente, del nuovo secolo politico, imponendosi così, invece, la nuova e perniciosa cultura, che se non coniugata con la Libertà, potrebbe segnare un nuovo nazi-fascismo, addolcito dalle droghe mass mediologiche, dalla felicità amara del “mercato” e dall’ipnosi malefica
dell’integralismo religioso.

E in questo 19 gennaio del 2009, per noi ragazzi “ammutoliti” quel giorno, vorremo “gridare” quella Libertà e quella Vita che oggi viene dolcemente soffocata da quel “quarto potere”, detenuto dalla Finanza che a suo volta detiene e condiziona la politica, come in Italia.

Il processo di liberazione dell’uomo e dei popoli non è concluso: ma oggi se ne è smarrito il sentiero da parte della Sinistra e la Destra ne ha imboccato uno illusorio, che normalizza le coscienze, lasciando inalterate le strutture sociali. Invece di cambiare i fattori che hanno prodotto la crisi economica e morale, utilizziamo i soldi, pochi, per gli “ammortizzare” (tener buoni) gli inoccupati e tanti per i soliti ricchi. (Che forza prospettica hanno quindi le esortazione del Presidente della Repubblica e ieri dello stesso Governatore di Bankitalia: "la crisi sia opportunità di cambiamento" ? Nessuno, oggi, ne è interprete profondo.

E’ necessario testimoniare ancora e declinare a nuovo il valore fondante della natura umana: la Libertà. Oggi la sinistra italiana, Europea ed internazionale deve riprendere il millenario processo di liberazione. Col metodo riformista, con le alleanze possibili e funzionali a tale obiettivo.

Cosa aspetta la sinistra italiana e pugliese a convergere tutta verso tale processo, imboccando tutti insieme, con le proprie identità, la sola porta che ci appartiene: La Libertà, La Liberazione…declinandola nella operatività di un grande progetto di cambiamento?

Ma, questo, non era e/o dovrebbe essere anche nel potente messaggio di Liberazione Cristiana?





Nessun commento:

Posta un commento

Lascia il tuo commento