20 febbraio 2009

Quando il degrado culturale e politico prende il sopravvento.


di Onofrio Introna

Assessore Lavori Pubblici Regione Puglia


In Sardegna ha vinto la coalizione di Berlusconi e magari in qualche altra regione italiana vincerà il PD in una prossima competizione elettorale.
Allora questo significa che in Sardegna sono di destra ed in una altra parte d’Italia sono di sinistra?
Per chi come il sottoscritto crede ancora nel valore e nella funzione costituzionale dei partiti è veramente amaro constatare che questi sono morti e che le esequie sono state celebrate non come semplicisticamente si è detto all’indomani della crisi della prima repubblica, ma quando la politica non è più stata in grado di dare risposte concrete ai cittadini.
Ecco quindi che l’alternanza
– una volta vince la destra e l’altra la sinistra, come di fatto sta accadendo in Italia – non va letta come un cambiamento di orientamento politico dei singoli, quanto come espressione di una cocente delusione comminata ora dall’uno ora dall’altro schieramento.
D’altronde, basta guardarsi intorno per capire quanto i cittadini non ne possano più in tutti i campi ed a tutti i livelli.
La meritocrazia, ad esempio, è scomparsa anche dal vocabolario italiano. Non contano più né i titoli di studio, né le specializzazioni, né le capacità professionali e la cosiddetta politica cerca di vendere per oro quello che invece è carta straccia con la pretesa,oltretutto, che la gente ci creda. Perché i “nani e ballerine” non sono solo prerogative del Governo, ma possiamo incontrarli seduti alle più improbabili scrivanie.E questo accade ovunque: basta guardarsi intorno. Pertanto, il cittadino si sente offeso due volte anche nell’intelligenza e nelle capacità di discernimento.
Ancora, prendiamo la sanità. Questo governo regionale si è attivato per fornire ai cittadini servizi migliori, ma certamente, se molto è stato fatto, tanto è ancora da fare. Gli esempi potrebbero continuare: dalle bollette dei consumi, dove le spese sono più tasse che altro, alla beffa della card contenente 40 euro destinata ai meno abbienti, i quali per ottenerla devono produrre una tale documentazione che fanno prima a rinunciarci.
Quali sono le armi della società civile? Decidere di votare all’opposto, illudendosi che le cose possono cambiare? Ma il valzer, dopo le elezioni, ricomincerebbe nello stesso identico modo.
Ci può essere, allora, una terza via? Personalmente, ritengo proprio di si. E la terza via è rappresentata dal rispetto e dal diritto all’esistenza di tutte le forze politiche e dalla sconfessione di quanto è accaduto dalla primavera del 2008 ad oggi in Italia : la maggioranza in un Paese democratico non può usare l’ingegneria elettorale per condurre avvilenti campagne di pulizia etnica, e questo – neanche quando è egoisticamente ed irresponsabilmente assecondata dai partiti dell’ opposizione -, manipolando il sistema ed introducendo soglie di sbarramento al solo scopo di mettere fuori gioco quanti – a destra non condividono il progetto politico del PDL di Berlusconi, - e, a sinistra, quelli che non sono con il P.D dell’ex Veltroni!
Non serve al Paese la messa al bando delle forze politiche che per storia sono tra le più vicine alla gente comune dalla quale traggono le ragioni alla loro esistenza e delle cui istanze sono portatrici.
Non è certo per tirare l’acqua al mulino dei Socialisti, ma credo proprio che questo sia ancora il partito in grado, comunque, di sostenere le grandi battaglie della società civile. D’altronde, lo ha sempre fatto e lo sta facendo ancora oggi ad iniziare dai referendum messi in campo, ed uno di questi riguarda proprio la riduzione delle tariffe dell’energia elettrica e della telefonia.
Il Partito Socialista è sempre stato paladino dei ceti popolari, dei lavoratori e di chi – e sono in tanti – non riesce ad arrivare con il proprio stipendio alla terza settimana e di quanti fanno fatica ad inserirsi nel mondo del lavoro e delle professioni. I socialisti, infine, non vogliono più accettare un sistema che ha portato l’Italia alla più grossa crisi dal dopoguerra ad oggi.