20 gennaio 2011

"...un referendum fratricida..." LETTERA APERTA al Segretario Nazionale del PSI Riccardo Nencini. Di Carlo Pinto.




da Carlo Pinto - della segr. reg. PSI di Puglia

Caro Nencini,
come sai si sono aperti i festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e al Colosseo del 2011 inaugurato a Mirafiori, dopo il provino di Pomigliano, migliaia di operai, per l’occasione riesumati dalla cronaca nazionale, armati gli uni di orgoglio e dignità e gli altri di mutuo e di fame sono scesi nell’arena da novelli gladiatori per divertire i governanti, i politici, i mass-media, i sindacalisti e i cittadini Italiani.
Lo spettacolo è stato gentilmente offerto da Marchionne che da buon mecenate ha messo a disposizione un miliardo di Euro non suoi a condizione che vincessero i suoi gladiatori.
Lo spettacolare confronto ha dimostrato che contrariamente a quanto affermato da una nota pubblicità di carte di credito si può con i soldi comprare proprio tutto anche l’orgoglio e la dignità di chi non ha proprio altro.
Qui l’errore!
Melchiorre non si è comprato il consenso degli operai della FIAT né dei vinti né dei vincitori.
Marchionne ha umiliato il popolo Italiano con il consenso della sua classe politica e del suo sindacato producendo un arretramento culturale, contrattuale e sociale dalle conseguenze inimmaginabili.
Milioni di lavoratori ed i loro sindacati da questo momento devono piegare il capo se di volta in volta i loro contratti produrranno arretramenti sociali ed economici proposti da nuovi padroni modello Marchionne.
SI impone Il nuovo riformismo di destra che nel mondo del lavoro sarà caratterizzato ma una lunga serie di passi indietro fino a modelli da terzo mondo.
Caro Nencini il Partito da te rappresentato è sempre stato schierato a favore dell’emancipazione del mondo del lavoro, a difesa dei suoi diritti e del riscatto dei più deboli ed emarginati, e mi domando: cosa può averti fatto schierare dalla parte di Marchionne festeggiando il suo successo?
I Socialisti e l’intera sinistra avrebbero dovuto da subito far sentire la propria voce per impedire un referendum fratricida sul quale pendeva il peggior ricatto che si potesse fare ai lavoratori della FIAT ed all’intero popolo Italiano e richiedere la riapertura di una vera trattativa tra tutte le parti interessate comprese quelle Istituzionali.
Il maggior partito della sinistra si è frantumato ed in esso sono emerse contraddizioni insanabili.
Molto probabilmente i socialisti da soli non li avrebbe ascoltati nessuno in quanto lo scontro nell’arena era molto più affascinante e spettacolare per i mass-media, ma qualcuno avrebbe potuto notare che un pizzico di Socialismo c’è ancora e chi lo sa ……?

Con l’affetto di sempre
Carlo Pinto