21 febbraio 2012




PARTITO SOCIALISTA ITALIANO DI PUGLIA

ORDINE DEL GIORNO

Il Direttivo regionale del Partito socialista di Puglia nella seduta del 18 febbraio 2012, in relazione alla condizione della storica testata dell’Avanti!:

  • Osserva preliminarmente che è finalmente cessata la mistificazione di chi ha avuto la pretesa negli ultimi anni, complice il governo Berlusconi che delle provvidenze per garantire libertà all’editoria ha fatto vero e proprio scempio contrabbandali per affari personali, con più che il semplice sospetto di opacità relativamente alla voce ufficiale di una grande Storia politica;
  • Che finalmente l’Avanti!, la storica e gloriosa testata del Socialismo italiano già a partire dalla fine dell’800, è tornata nelle mani di socialisti storicamente legati a quegli ideali e per merito di compagni del Partito, ma anche di socialisti esterni, che meritoriamente se ne sono assunti l’onere
  • Che tuttavia, sia pure inconsapevolmente, la pubblicazione di due versioni – quella cartacea edita da Critica Sociale e diretta da Rino Formica e quella on line edita dal Partito Socialista Italiano – può far insorgere incomprensioni se non veri conflitti talvolta solo personali, e instillare confusione nei reciproci lettori
  • Che comunque sia l’uno che l’altro sono tornati finalmente ad esprimere il pensiero del Socialismo Italiano organizzato nel PSI, ma anche quello più “largo” che interpreta la posizione dei molti socialisti progressisti, liberalsocialisti, laici presenti nel Paese e che sono in attesa di una auspicabile rinascita unitaria
  • Che oggi sarebbe poco probabile un Avanti! “organo ufficiale di un partito” e perciò a diffusione circoscritta agli iscritti, perchè c’è un vasto mondo di socialisti che non si riconoscono in nessun partito, di liberaldemocratici privi di riferimenti organizzativi, di appartenenti alla cultura laica che vede sempre più compromessa l’aspirazione a vivere in un paese nel quale lo Stato e la Chiesa facciano ciascuno il proprio mestiere, senza interferenze e vere e proprie invadenze di campo, che tuttavia, vorrebbe il “suo” giornale
  • che questo giornale non potrebbe che avere sempre la stessa testata, Avanti!, quella che più di tutte assecondò le battaglie per il divorzio e per l’aborto, per lo statuto dei lavoratori, per le conquiste del Welfare degli anni ’70, che seppe interpretare i fermenti culturali che si manifestarono in Italia e in Europa nel ’68 e nell’ “autunno caldo”, che si batté per il superamento del “divario” nel Mezzogiorno, che seppe stare sempre e solo da una parte, il mondo del lavoro, che fu sempre fedele al pensiero laico;
  • tutto ciò premesso il Direttivo regionale del PSI rivolge un accorato

appello

  • affinché sia compiuto ogni sforzo possibile per l’unificazione delle due versioni che oggi compaiono in rete o nelle edicole, dando vita – nelle forme possibili e occorrendo anche attraverso un Conferenza nazionale per l’Avanti! - ad un periodico unico (ancorché differentemente diffuso) che esprima il pensiero del Socialismo del nostro Paese, come da sua tradizione di partito guida della sinistra riformista, saldamente collegato con il Partito e il Gruppo costituito nel Parlamento del Socialismo Europeo.

IMPEGNA


gli Organi di Partito ad adoperarsi in ogni modo e a qualunque livello perché questo accada, e il Periodico Avanti! possa essere presente ed esprimere con autorevolezza le opinioni dei Socialisti nella fase di profonda ristrutturazione della politica e dei suoi tradizionali strumenti nella fase che vive il Paese.