31 dicembre 2008

2008, un ciclone che travolge e rinnova


di Beppe Masiello

Mancano solo poche ore per l'inizio del nuovo anno 2009, cerco di fare un bilancio di quello che è stato questo 2008 per la nostra comunità socialista.

Il 2008 in Italia è stato un anno intenso e di cambiamento per gli schieramenti politici in generale e per il Partito Socialista in particolare.

Abbandonato definitivamente il 18 dicembre 2007 il progetto della Rosa nel Pugno, il processo costituente per il Partito Socialista subisce una brusca frenata a causa dell'anticipato appuntamento elettorale dopo la caduta del governo Prodi.

Il costituendo Partito Socialista nel Febbraio del 2008 è in cerca di una nuova collocazione e di nuove alleanze, il Partito Democratico è il principale interlocutore in questa fase.
Alleanza che non viene siglata con il PD a cui segue l'intenzione dei socialisti di correre con un proprio nome e con un proprio simbolo, da soli e al di fuori di ogni coalizione.

Enrico Boselli, è il candidato alla Presidenza del Consiglio del Partito Socialista, Franco Grillini è candidato a Sindaco di Roma.
Il tema della Laicità è il life motive sia nella campagna politica nazionale che in quella comunale a Roma.

Alle elezioni politiche del 2008, il Partito Socialista ottiene lo 0,97% alla Camera e lo 0,87% al Senato.
Seguono a questo risultato le dimissioni di Enrico Boselli e viene annunciata la convocazione del primo congresso nazionale nei giorni 4-5-6 luglio 2008.

Il congresso è animato da 3 Mozioni e da 3 candidati alla Segreteria del Partito:
La prima è proposta dalla "sinistra" del partito, è per il rinnovamento della classe dirigente e per il riavvicinamento al mondo dei lavoratori;
la seconda promossa da Pia Locatelli, mira a ricucire un dialogo con i protagonisti della Rosa nel Pugno, allargando il dialogo tre forze di sinistra;
la terza, guidata da Riccardo Nencini, propone l'apertura con le forze riformiste a partire dal Partito Democratico guardando anche all'UDC.

Il 5 luglio 2008, Pia Locatelli,a cui sarà affidata la presidenza, ritira la propria candidatura e il partito vota all'unanimità l'elezione a segretario di Riccardo Nencini.

L'azione di protesta del partito ricomincia ad Ottobre,il segretario Nencini avvia uno sciopero della fame contro l'oscuramento delle reti Rai.
Il 9 ottobre Nencini viene ricevuto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al quale espone le attività e le proposte del Partito.

Il 25 ottobre 2008 il Parito Socialista scende in piazza a Roma, non aderisce
alla manifestazione promossa dal Partito Democratico ma è omunque
presente con i propri gazebo per la raccolta delle firme dei 4 referendum “per cambiare l’Italia”.
La manifestazione del circo massimo segna una sorta di riavvicinamento al PD dopo la rottura delle ultime elezioni politiche.

E’ stato un vero e proprio ciclone questo 2008 che ha travolto e ha rinnovato, che ha visto nascere dopo anni di diaspora un Partito Socialista in Italia come in Europa.

Per il 2009 e per il futuro dobbiamo continuare a costruire un Partito Socialista laico e liberale che deve saper vincere la sfida non solo degli imminenti appuntamenti elettorali (elezioni europee in primis) ma che deve farsi promotore di libertà, solidarietà e deve essere difensore dei diritti e dei più deboli.

L'Europa deve essere il nostro modello, basta con le operazioni nostalgiche, guardiamo al socialismo spagnolo alle grandi socialdemocrazie europee.

Ci sono nuovi diritti da conquistare e diritti da difendere è questa la sfida del nostro Partito, finalmente un Partito Socialista in Italia come in Europa.

Buon 2009 Partito Socialista!

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