20 dicembre 2008

CON I SE E CON I MA


Francesco Mazzeo
Segretario de “I Socialisti Per Le Libertà”


Con i se e con i ma, non si è mai costruito niente di buono. Comunque un’analisi dei fatti diventa indispensabile, specialmente quando vivi nelle sabbie mobili con il rischio da un momento all’altro di affondare definitivamente. Qual è la verità? Cosa si nasconde dietro a tutte le azioni e operazioni degli ultimi quindici anni italiani? E’ stata costruita l’ Europa, in modo quasi sorprendente, con grande accelerazione verso l’istituzione della moneta unica. Sembrava tutto facile anche troppo. Quasi come una strada in discesa. Allora qualche sospetto anzi più di un sospetto è venuto. Che ci fosse dietro un trucco ?. Tassi bassi, moneta forte, inflazione bassa, tutto preparato da mano sapiente perché i cittadini potessero festeggiare l’approdo nel paese delle meraviglie. In Italia abbiamo avuto anche le primarie per incoronare un uomo candidato alla Presidenza del Consiglio. Un uomo senza un partito alle spalle è diventato Presidente del Consiglio. Strana coincidenza. Quest’uomo è stato Presidente dell’Iri senza essere stato toccato da mani pulite, mentre altra sorte, ben diversa, è toccata al Presidente dell Eni Cagliari. Quest’uomo ci ha portato in Europa prendendosi tutti i meriti di aver compiuto un capolavoro.Una specie di film con finale probabilmente drammatico. Perché così non può essere.,Non può durare., Stiamo vivendo una specie di vita contro natura e ogni giorno che passa sempre di più si evidenzia tutta la contraddizione di un sistema che non è sistema e che non può stare in piedi come quello Europeo. Chi si avvantaggia dalla costituzione del mercato globalizzato europeo? Cosa c’entra l’Italia con questo sistema? Il nostro è stato ed è un paese completamente all’opposto di quello che stanno definendo Europa. Un sistema fatto solo di piccole imprese vive, vivaci, ma comunque piccole, non certamente pronte alla sfida internazionale senza regole, senza protezioni e con una moneta troppo forte che non consente di competere in un mercato globalizzato. Ma poi qual è il mercato globalizzato? Perché questa grande bugia? Provate a esportare in Cina e verrà fuori la verità., Il dazio non c’è, solo per chi ha portato le fabbriche in Cina per sfruttare il più possibile la manodopera a bassocosto. Mentre per chi esporta le merci dall’Italia può ritrovarsi anche del dazi del 100% sui prodotti mentre è libero per le merci in entrata . La grande bugia del mercato globalizzato è che sui dazi, non decide l’Italia, ma l’Europa una vera trappola. Sembra quasi una guerra, combattuta senza armi, ma con la stessa efficacia perché qualcuno dice che ci salveremo con l’innovazione. E’ un bel dire ! Le innovazioni senza soldi non si fanno. Perché per innovare bisogna investire, vi immaginate in un momento così, dove già affrontare le spese generali è un miracolo, come sia possibile destinare risorse a un qualcosa che darebbe frutti in futuro? I sapienti dicono che senza l’Europa avremmo fatto la fine dell’Argentina. E’ vero assolutamente l’opposto perché, l’America sta copiando il sistema tanto criticato della nostra svalutazione della lira, mentre l’Euro avanza travolgendo ogni speranza dei cittadini italiani. E’ anche grazie all’euro, se tante nostre aziende già in difficoltà sono saltate per l’impossibilità di competere dovendo affrontare i mercati con una moneta così forte. Siamo noi diventati l’America o stiamo restituendo il grano del piano Marshall, pur non avendone la possibilità? Sono processi internazionali, è vero. Ma è anche vero che noi ci stiamo tagliando i rami sui quali siamo seduti perché la realtà è fatta di numeri e con i numeri non è possibile come in filosofia avere dei pareri contrastanti. Con l’Euro si acquista l’energia, il petrolio, il gas a buon prezzo. Non è vero neanche questo perché il dollaro scende e la benzina sale. I nostri politici bene farebbero a cominciare ad affrontare la realtà, dicendo la verità ai cittadini. Ora che non è possibile aumentare le tasse perché ormai, non c’è più neanche il reddito. E’inutile parlare di salario minimo in campagna elettorale, perché tanto lo sforzo per rimanere in quest’inferno è stato portato al massimo. Siamo al paradosso, e si incomincia a intravedere la fine del film. L’inflazione non è causata più dall’aumento dei salari, ma dalle troppe tasse su benzina, gas, elettricità. Sale il prezzo della benzina e come d’incanto ci sono sempre quel quasi 70% di imposte salvo la riduzione di 2 centesimi applicata come un’elemosina come gesto simbolico, da dare ai disperati. Salari e pensioni fermi, tariffe spinte dalle tasse che crescono, che mangiano gli ultimi spiccioli delle famiglie e che fanno crescere l’inflazione, che a sua volta divora salari fermi. Ma allora se la benzina arriva a 5,00 Euro al litro sempre circa il 70% d’imposta rimarrà ? Una situazione del genere, più che a costruire l’Europa porterà alla divisione reale dell’Italia. Come si può sperare nella solidarietà Nord-Sud in una situazione di “si salvi chi può”? Intanto dopo la Lega Nord e’ nata la Lega Sud, altro che Europa !!

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