18 febbraio 2009

La Costituzione italiana . Tra l'incapacità del PD e "il Bonaparte della Brianza".






di Simonetta Lorusso
Componente dell'Assemblea Nazionale del partito Socialista



Cristiano, cattolico, ateo laico, Stato di diritto…”, leggendo i giornali di questi giorni sono rimasta sconvolta nel notare con quanta superficialità e confusione vengono utilizzati questi termini che rappresentavano una volta,e nemmeno tanto tempo fa, i punti cardinali dei grandi dibattiti morali dell’Italia nata sulla nuova Carta costituzionale.
Due argomenti importanti e, apparentemente lontani, agitano le coscienze di molti in un regime di confusione delle menti e delle passioni mai visto da 40 anni a questa parte :il problema dei clandestini e il destino di un essere (mi consentirete per rispetto di non farne mai il nome) in stato vegetativo da oltre 17 anni .

Si cerca di salvare una persona che non ha più possibilità di vivere una vita normale ( salvo per intercessione divina da parte del Presidente Berlusconi) e si condannano altri esseri umani , gli immigrati clandestini, a non essere curati.
Ma quale Stato è questo? Non è più lo Stato democratico e liberale nel quale abbiamo vissuto e nel quale siamo cresciuti per molti decenni. Siamo dinanzi ad uno Stato aggredito dal peggiore dei mali in cui possa incorrere una democrazia: la fine della politica intesa come affermazione e come contrapposizione di valori, di visioni organiche dei modelli sociali, di chiavi di lettura della storia e del futuro.
In questo vuoto ,succeduto alla fine delle ideologie e che il Partito Democratico non è capace di colmare in termini moderni,davanti al crescente disinteresse di milioni di cittadini, l’istrione populista, il “Bonaparte della Brianza” cerca di stare sulla scena impossessandosi dei sentimenti della gente e distorcendoli, promettendo che la “sua” politica saprà andare fino in fondo nella missione di uccidere definitivamente il vecchio sistema democratico della divisione dei poteri, dei controlli giustapposti, delle garanzie costituzionali.
Come tutti i Principi, anche egli ha la sua corte. E che tristezza vedere tra i suoi cortigiani più convinti Maurizio Sacconi: già socialista, divertente imitatore di Craxi nelle serate all’hotel Plaza di Roma, proveniente da una scuola di laicità quale fu quella del pensiero socialista italiano, oggi sembra aspirare ad un fidanzamento spirituale con la signora Binetti e a divenire il capo teocom della crociata berlusconiana. Di gran lunga meglio e più dignitoso il silenzio su questi argomenti di Frabrizio Cicchitto o di Margherita Boniver.
Ma bisogna avere la forza di parlare di laicità dello Stato e di rispetto delle leggi.
Dove era il Governo quando l'alta Corte ha emesso la sentenza che chiudeva un iter giudiziario? Perché voler agire con un decreto legge su un argomento cosi' delicato o fare di tutta urgenza una proposta di legge quando ormai il processo per interrompere l'alimentazione coatta e' in corso ed e' irreversibile? Perché il Governo non ha pensato prima a fare una legge sul testamento biologico?
Cosa e' successo signor Presidente del Consiglio? I suoi sondaggi (strumento con il quale lei oggi prende le decisioni di portata nazionale) l'hanno spinta a queste incostituzionali prese di posizione? Rammenti che la Costituzione, da lei tanto vituperata, porta la firma di grandi padri della patria e ha consentito all'Italia di essere quel grande Stato democratico culla del diritto che e' oggi.
Sulla Gazzetta del Mezzogiorno di domenica 8 febbraio scorso, Vittorio Stamerra ha ricordato come in molti casi leggi che hanno ammodernato e preservato la democrazia italiana sono nate sulla base della visione e della passione di soggetti che inizialmente apparivano ed erano minoritari rispetto al complesso della pubblica opinione.
Forse Lei non lo sa, ma la possibilità che a suo tempo Lei ha avuto, di divorziare dalla sua prima moglie è frutto di un movimento democratico di tale natura.
Ecco come la pensa una persona come me: cattolica e credente ma anche fortemente laica. Non e' una contraddizione in termini anzi ,a mio avviso, e' uno dei modi per essere cittadini attivi e partecipi di uno Stato libero e fondato sul rispetto della persona umana.