17 marzo 2009

TASSA SUI RICCHI? - DA NOI DEL PS IDEA ALTERNATIVA -


INTERVENTO Assessore Regionale Lavori Pubblici ONOFRIO INTRONA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO DEL 17 MARZO 2009



L’idea lanciata dal segretario del PD Dario Franceschini il quale propone una “una tantum” del 2% sull’Irpef per quest’anno sui redditi oltre i 120mila euro, in realtà, chiamerebbe alla solidarietà non più di duecento mila italiani per circa cinquecento milioni di euro.
La manovra colpirebbe centomila lavoratori dipendenti, oltre ad altre centomila persone tra pensionati, imprenditori, professionisti, autonomi ed altre categorie più avvantaggiate.
L’idea di prelevare ai ricchi per dare ai poveri non è affatto male; quello che a mio parere non funzionerebbe però, è che a pagare sarebbero soltanto gli onesti, cioè, quelli che hanno con il fisco un rapporto di massima lealtà.
Non credo, dunque, che la soluzione proposta da Franceschini possa rivelarsi risolutiva.
Decisiva, invece, potrebbe essere una lotta senza quartiere all’evasione fiscale come scelta di campo per una soluzione radicale del problema.
Si pensi che il macro dato sull’evasione fiscale da tenere presente è che su un imponibile stimato tra i 250 ed i 300 miliardi di euro, nel nostro Paese, vengono evase imposte tra gli ottanta e i cento miliardi di euro.
E allora? La ricetta del Partito Socialista non può che essere una e soltanto una: la lotta all’evasione e non già la penalizzazione dello 0,5 della popolazione italiana che ha il solo torto di ricevere una basta paga e quindi un reddito quantificabile oppure, nel caso di imprenditori e lavoratori autonomi, l’onestà intellettuale di dichiarare al fisco i propri guadagni reali.
Un fisco più giusto, più equo porterebbe, invece, all’abbassamento del carico fiscale, mentre consentirebbe di introitare risorse fresche per rilanciare l’economia e produrre sviluppo.
Ad ogni modo posso pure convenire con il PD e con il suo segretario nazionale Dario Franceschini che si potrebbe anche pensare ad un aumento dell’IRPEF, ma solo come fatto straordinario.
Costituirebbe senz’altro una forte risposta solidale al disagio di milioni di famiglie, in favore delle quali – non certo come soluzione definitiva, ma a carattere esclusivamente solidaristico - si potrebbe anche pensare di elevare i 40 euro oggi riscuotibili attraverso una card-beffa con un meccanismo veramente farraginoso, almeno a 200 euro l’anno ed affidando ai Comuni risorse nuove per combattere il disagio.