10 aprile 2009

Di Tommaso Minervini .Proposta per un documento politico unitario .

Proposta di Tommaso Minervini, Presidente dei Socialisti della Provincia di Bari, per la discussione di un documento politico unitario
da approvare. pubblicato ore 09.00 del 5 aprile 2009


Il significato di un territorio e delle persone.
E dalla “Terra” di Bari e di Puglia
:
centro di comunicazione e coesione verso le genti del Levante, coi quali
scambiamo da sempre le speranze, le merci e le culture, le religioni ed i
bisogni;
 canale di avvicinamento verso i sud del mondo, che coi nostri dirimpettai
dell’Africa e degli altri sud, reclamiamo la spinta alla crescita in armonia con
l’Ambiente;
 porti di destino con le Americhe, da cui sono partiti e arrivati i nostri padri e i
nostri figli, scambiando lavoro e cultura per darci il nostro presente e da cui
continuano a partire i figli delle speranze;
 Terra di lavoro per il nord dell’Europa e dell’Italia, col quale scambiamo la
qualità delle braccia e delle menti dei nostri giovani;
 Arco di Pace e punto di incrocio delle Libertà dal bisogno e dalle paure del
futuro.
Da questa Terra, crocevia del Mediterraneo, che vogliamo, con maggiore
determinazione, far ripartire il cammino della Sinistra nuova che riunisca le speranze
del Paese, di ogni Paese.
Alle Donne, agli Uomini, alle Generazioni di Puglia:
radici vive di culture, di impegno, di lotte, di coerenze, di sacrifici e di speranze
nuove:
 chiediamo di riprendersi la passione e la coscienza della Libertà di persone e
cittadini, per un cammino di progresso, di cambiamento e di futuro, che
“rompa” l’apparato oligarchico della degenerazione partitocratica ed alimenti,
con nuovo spirito di partecipazione attiva, una nuova architettura ed una nuova
cultura ed etica democratica che superi la crisi della politica d’apparato, il suo
decadimento etico, i suoi costi ingiustificati e le vecchie categorie politiche che
hanno esaurito la loro spinta ideale: che chiamano a nuove progettualità e
nuove alleanze;
 chiediamo di scegliere il futuro, la speranza, la concordia tra compagni;
chiediamo di riprendersi la coscienza critica in un rinnovato spirito
Costituente, che portò ieri il Paese alla Liberazione ed alla Democrazia ed alla
Resistenza ed oggi alla Liberazione dall’omologazione populista e videocratica
che degrada la convivenza civile a convenienza, la legalità a opportunismo, la
coscienza civile e lo spirito comunitario e delle Istituzioni a conformismo dominante e
omologante , la meritocrazia a comodità dell’appartenenza, i diritti e le pari opportunità
in benefici concessi in cambio di acquiescenza al Potere, la Libertà responsabile di tutti
i soggetti, in Libertà individuali a discapito dei più deboli, l’etica del lavoro a sussidi di
sopravvivenza, generando quella comodità e sicurezza populistica felicemente
narcotizzante che viene scambiata, per la paura di futuro, con la Libertà e coi
Diritti; e così alimentando il brodo in cui la subcultura delle mafie di ogni
specie si alimenta; e così marcando sempre più il torpore etico e civile e le
differenze di emancipazione e di tutele delle genti; del Sud soprattutto.
Il viaggio riprende, sempre:
”….ed un coraggio gioioso di nuovo le ali rigonfia…”

Questa Terra e la storia di queste donne, uomini e giovani che non si rassegnano alla
attesa passiva, chiedono da tempo di esprimere l’energia vitale delle loro coscienze
civili di scrivere la loro storia individuale, collettiva e generazionale, “Sinistra e
Libertà, per la Provincia di Bari” sente il dovere morale, oltre ché politico, di
assumere una direzione unitaria di cammino, con identità diverse che si ritrovano in
quella “comunità di destino” di donne e uomini della Sinistra che oggi vogliono
continuare l’impegno di una grande Storia: la lotta per il lavoro e per i diritti.
Partendo dal Sud.
Oggi, all’indomani del secolo delle ideologie e delle violenze, questa “comunità di
destino” ha il dovere, con gli occhi nuovi della modernità, di rinnovare il senso e
l’impegno per la Libertà e i Diritti dell’Uomo, dei Popoli e della Natura.
Il bisogno di futuro, di guardare avanti, di pensare alla generazione dei giovani ci
impone la dai nostri egoismi personali e d’apparato.
Non possiamo rimanere fermi, come altri fanno, nella conservazione di una
sinistra al passato.
 Non possiamo rimanere fermi, a sorreggere un cambiamento confuso e spesso
divaricante coi Valori della Sinistra di Libertà.
 Non possiamo rimanere fermi dinnanzi alle “menzogne liberali” delle destre
che: degradano e annullano le conquiste di civiltà delle donne, che degrada la politica
della piena occupazione, dell’etica e sicurezza del lavoro in precariato a mala pena
assistito, che degrada la Libera espressione dell’imprenditoria a questuanti delle
Finanza oligarchica, che degrada l’evoluzione del pensiero culturale e del movimento
dei Saperi e della Ricerca (Scuola, Università, Ricerca, Scienza, Salute, Cultura)
da aspirazione strategica di emancipazione degli Uomini a migliorare se stessi
e l’Ambiente a settori assistiti ed
asserviti alla esigenze della oligarchia Finanziaria.
Dobbiamo quindi “partire”, uniti e unendo, a costituire un “lievito” nuovo nella
gente di Puglia che ha scritto e deve continuare a scrivere la storia di Libertà, di
Democrazia e di Riforme in questo Paese.
Dobbiamo riappropriarci della energia emancipatrice della Libertà e della
Democrazia, che con narcotizzante maestria mediatica, il capo delle destre, il capo
del Governo, il capo della Finanza che conta, il capo dei mezzi di informazione che
contano si appropria, deviandone il Senso, in ultimo, persino della Storia di
Liberazione che ha portato alla Resistenza ed alla nostra Costituzione.
Gli assi valoriali per “Preparare il futuro”.
Preparare il Futuro, organizzare la Speranza è l’attesa di gran parte dell’ Umanità.
La Sinistra Pugliese ha cominciato a farlo. Oggi scegliamo di farlo con forza
unificante e verso un direzione condivisa: il futuro.
Si riparte dalla Libertà declinandola al futuro con le pari opportunità e col merito, la
Libertà con la Giustizia Sociale. Vogliamo organizzare l’alternativa alla Libertà delle
ingiustizie ed alla Libertà di pochi.
Si riparte dall’Uomo e dall’Ambiente che lo circonda. Gli uomini, le donne ed i
giovani con l’Ambiente e la Natura sono i capitali più importanti e fecondi coi quali
la Sinistra di sempre e della modernità, può e deve utilizzare, alla borsa del consenso
popolare, per una crescita duratura, reale, armoniosa e di pari opportunità. E’ la scelta
valoriale alternativa alle destre!
Da questa Terra è iniziata la , che si identifica, oggi, in una riconosciuta
leadership, che sintetizza la modernità ed il riscatto dei meriti e dei bisogni della genti
del Sud, ma che non parte e non si esaurisce in un leader.
Da una grande Storia a “lievito” della Sinistra nuova.
Deriva dall’impegno centenario di storie di Libertà e di diritti dell’Uomo, del Lavoro
e della Natura; dalla storia laica, democratica, riformista, libertaria, dai valori etici e
morali della terra di Puglia, che è stata e vuole continuare ad essere energia dinamica,
lievito fecondo di un nuovo ripartire della Sinistra moderna, quale segnale di
direzione alle tante forze di progresso di questo Paese, anche a quelle organizzate in
un apparato che necessita di chiari, forti e coesi punti di riferimento e di sollecitazioni
al cambiamento e di alternativa concreta e matura alla deriva valoriale e narcotizzante
delle destre.
Sinistra e Libertà per la Provincia di Bari, decide unitariamente di costituire un
“segnale di direzione”, la “rappresentanza dinamica” della “sinistra moderna” in
un convinto percorso politico e valoriale all’interno del variegato “mondo vitale”
della cultura politica della sinistra e del cattolicesimo democratico. Partendo
dalle Comunità, dalle città di Puglia, dalle compagne e compagni, giovani
soprattutto, che vogliono continuare a costruire futuro, le speranze della Sinistra
della modernità e della libertà.


Le Persone, l’Ambiente e l’Etica di una Alternativa di cambiamento.
Sinistra e Libertà per la Provincia di Bari, nasce per indicare e realizzare, con metodo
democratico e riformista, soluzioni alternative e positive alla crisi economica,
sociale, politica e valoriale in atto nel Paese, indicando, sin d’ora, alcuni elementi
fondanti:
1) Ridefinire, con spirito Costituente rinnovato, l’Architettura, l’Armonia,
l’equilibrio dei poteri dello Stato e delle Autonomie Locali che pongano
il cittadino, le sue libertà, i suoi diritti, le sue tutele e la sua partecipazione
al centro dell’azione di governo ad ogni livello.
2) Superare le patologie democratiche del nostro Paese, riportando la
declinazione del valore Libertà al principio, delle civiltà moderne, della
divisioni dei poteri e della composizione degli interessi collettivi ed
individuali. Separazione, autonomia e connessa responsabilità del potere:
Esecutivo, Giudiziario, Industriale, Finanziario, Bancario, Massmediatico,
ecc…; svelare la deriva illusionistica che segna il trionfo della facilità a
nuovi miraggi populistici ed omologanti, che viene presentata dai Poteri
condizionanti, come cintura di sicurezza. Una politica che invece sostanzia,
nel breve e lungo periodo, un declino delle coscienze civili, delle Libertà
e delle tutele dei diritti.
3) Che semplifichi e dia trasparenza e contropoteri democratici alle Istituzioni,
conferendogli autorevolezza democratica di stabilità, di sintesi della
partecipazione, di sistemi di controllo della finanza pubblica, del principio
dell’alternanza democratica e di rappresentatività democratica delle
Comunità, riformando e adeguando i partiti, i sistemi elettorali e la
partecipazione dei cittadini allo spirito ed ai valori di rappresentanza
democratica nati con la Costituzione.
4) Che ridia nuova centralità etica al Lavoro in una visione di piena
occupazione e di sicurezza psicofisica, quale risorsa umana primaria di
benessere e di progresso. Che dia al Lavoro le sicurezze sociali ed
economiche e quindi morali, durante l’intero arco di vita lavorativa,
premiando, anche nell’attività pubblica, il merito, la professionalità, la
responsabilità e assicurando, quale diritto di cittadinanza e non quale
concessione del momento, la solidarietà ai più deboli;
5) Che ridia slancio e sostegno alla imprenditorialità sana di ogni livello e
tipologia, resa indipendente dal potere politico e finanziario che va
profondamente riformato, supportato da un grande processo di
realizzazione di infrastrutture materiali ed immateriali. A partire dalla più
grande fonte di ricchezza dell’Uomo e delle Comunità che è la natura, il
suo ambiente. L’uomo vive nel suo Ambiente, lo usa, lo migliora, lo
conserva per le generazioni future. E così assicurando al controllo
democratico, quale bene pubblico comune, le risorse naturali e
necessarie alla vita ed allo sviluppo dell’Uomo e della Comunità;
6) Che la globalizzazione del processo della Produzione e del Lavoro sia
sostenuta dal processo di globalizzazione dei diritti e della democrazia e
della tutela ambientale. Non solo scambiando le merci, la mano d’opera,
la tecnica e la ricerca ma scambiando e globalizzando altresì i diritti e le
tutele; fattore essenziale, anche nel processo di pacificazione tra i popoli.
Un nuovo scenario: dalla Europa dei banchieri all’Europa dei cittadini,
dall’Internazionalismo dei commerci e delle guerre all’Internazionalismo
dell’emancipazione, delle pari opportunità e dell’esportazione di nuova
democrazia. La grande crisi economica e finanziaria in atto, come
affermano le stesse destre, è di sistema, non è solo economica è morale è
politica. Il superamento non può essere il mero ripristino dei “poteri” e
delle sue “strutture” che hanno, esse, determinato la grave crisi in atto.
Deve essere occasione di cambiamento di struttura, proprio traendo
insegnamento dagli errori di quelle “strutture di potere economico
finanziario” che oggi chiedono alle loro stese vittime, i cittadini, di essere
risanate e ripristinate;
7) Queste esigenze chiamano l’autonomismo del sindacato democratico a
rilanciare la sua azione. Oltre. In una rinnovata visione e missione di
unità del mondo del Lavoro .
Rilanciare l’emancipazione dei Diritti del Lavoro, quale tutela e
promozione del primario fattore della produzione e dello sviluppo: la
risorsa umana, la tecnica e la tecnologia applicata, la conoscenza, la
formazione;
8) Che la declinazione a nuovo della Libertà sia il rispetto etico di se stessi e
di conseguenza il rispetto etico dell’altro e quindi dell’Uomo,
dell’autodeterminazione dei popoli; gli Stati sono Laici perché sono
Liberamente responsabili. Una declinazione del valore fondante della
Libertà responsabile che la Sinistra nuova porterà nelle politiche attive del
Lavoro, della Salute, della Cultura, della Scuola, dei diritti civili ed in ogni
aspetto della vita degli individui e dei Popoli. Volendo così organizzare la
speranza per un nuovo progresso nostro e degli altri “diversi” da noi. Etica
dell’Altro è etica di Libertà, riconoscere l’etica dell’Altro è Laicità.
Verso l’individuo e verso i popoli.
9) La laicità è quindi valore fondante della convivenza tra uomini liberi e
tra popoli liberi non solo per la cultura politica democratica e di sinistra;
la laicità è alla base della storia morale ed etica della religione cristiana, a
cui va tutelata, sempre, laicamente e con convinzione, la libertà della sua
missione morale e di fede. E’ principio basilare che ispirò il movimento
politico cattolico di don Sturzo il secolo scorso e di cattolici e uomini di
Fede di alto profilo della nostra Puglia, ispirati alla ricerca di Verità e di
Amore, nella gioia dell’incontro con l’Altro e nel rispetto dell’Altro, senza
scomuniche, senza anatemi.
10) La Giustizia e la Sicurezza sono fattori di Cultura civile e sono un
Servizio ai cittadini ed alle persone che vivono responsabilmente ed
utilmente nello Stato, nelle Comunità regionali e locali. Non è esercizio
del potere di controllo sulle coscienze. Esse debbono essere esercitate con
responsabilità maggiore, con specifiche e verificate competenze che
richiedono, quindi, una imprescindibile autonomia, nell’ambito dei Valori
Costituzionali. La loro azione deve essere rapida, efficiente e giusta,
mettendo in armonia i diritti di Libertà individuali coi diritti di Sicurezza
della Comunità. La Giustizia e la Sicurezza, sono altresì il portato
individuale e comunitario delle responsabilità etiche delle Istituzioni, nella
Giustizia sociale, nella cultura, nella scuola, nella famiglia, negli individui.
Condizioni che esigono un rilancio dell’etica personale e pubblica in una
tensione che riporti la legalità dei singoli e delle Istituzioni pubbliche e
delle organizzazioni private, ad elemento essenziale e primario
dell’essere cittadino e componente di una comunità civile. Che ripristini, a
partire dalla legalità economica e finanziaria, il principio fondamentale e
indiscutibile che ogni individuo compartecipa al benessere della Comunità
di appartenenza, in relazione al proprio reddito. Principio la cui violazione
è lesione grave alla società.
Una strada che indica l’orizzonte.
Con tale bagaglio valoriale, Sinistra e Libertà inizia il suo “partire” nella Terra di
Bari; definisce i suoi programmi, che presenterà unitamente al presente
manifesto di intenti”, nel Comune di Bari, in tutti i Comuni e nella Provincia.
Potenzierà l’azione di Governo regionale pugliese con rinnovato slancio unitario,
porterà la Puglia in Europa per la promozione delle sue genti, dei diritti, del suo
potenziamento economico e imprenditoriale, di innovazione tecnologica e di
ricerca, di nuovi saperi, potenzierà e tutelerà la sua terra e la sua missione di ponte
di Pace e di sviluppo nel Mediterraneo.
Con tale bagaglio continueremo ad essere “lievito” tra i nostri compagni e
compagne, i nostri concittadini; e per i nostri compagni di strada politica, forti
della nostra direzione di strada di modernità ed unità, vogliamo costituire un
costruttiva forza critica e di sollecitazione nelle istituzioni, nei sindacati, nella
società, nei posti di lavoro per “indicare” una tensione unitaria e di impegno
civile e politico, che ridia gambe robuste alla speranza del meraviglioso
popolo del progresso e dell’alternativa democratica e di cambiamento.
Il Paese uscirà dalla crisi, purché saprà attuare e sceglierà sino in fondo, anzi sino
in cima, il cambiamento rispetto alla paura ed all’omologazione, l'unità ed il rispetto degli
intenti rispetto al conflitto e alla discordia; purché le nostre donne ed i nostri uomini
scelgano il nuovo; e con i giovani e per i giovani costruiamo un futuro in cui
evitare che la prossima generazione debba vivere peggio. E lo possiamo e lo
dobbiamo fare con determinazione oggi, attendere altro tempo significa sottrarlo
alle speranze dei giovani portandoli alla facile acquiescenza che sempre più
vorrebbero trasformare le coscienze civili in replicanti consumatori del pensiero
unico.