22 gennaio 2010

Manifestazione contro le piattaforme petrolifere

23 Gennaio ore 10,00 Monopoli :Manifestazione contro le piattaforme petrolifere.

intervista
all'Assessore all'Ambiente Onofrio Introna

da Gazzetta del Mezzogiorno


Comincia nel pomeriggio di oggi, a Monopoli, Comune a circa 20 km a sud di Bari, la serie di incontri tra istituzioni sul rischio che il mare di Puglia si trasformi in un’enorme piattaforma petrolifera, frustrando la vocazione turistica del territorio. Ci sarà anche la Regione, attraverso l’assessore all’Ecologia, Onofrio Introna.
Assessore, ci si continua a chiedere come sia possibile che siano state avviate così tante pratiche per la trivellazione di pozzi petroliferi senza che gli enti locali ne sapessero nulla. Cosa risponde?
«Non posso che ribadire quanto già detto in più sedi. All’ufficio competente della regione Puglia non è mai arrivata una richiesta di parere».Difetto di comunicazione tra Roma e Bari o esiste un problema di burocrazia interna agli uffici regionali?«Guardi, per capire come funziona, le racconto cosa è accaduto giovedì quando sono stato personalmente a Roma per una serie di incontri al ministero dell’Ambiente. Eravamo lì e discutevamo del disinquinamento del porto di Taranto e della bonifica della Fibronit di Bari mentre nella stanza accanto il comitato nazionale Via stava definendo la procedura per il via libera al rigassificatore di Brindisi. Lo abbiamo saputo per caso. Altro che collaborazione istituzionale».
Eppure, da quanti stanno costituendo il comitato contro le trivellazioni nel mare di Puglia, arriva un’accusa neanche tanto velata all’inerzia della Regione.
«Credo che sarebbe utile analizzare i fatti. Chi dice che la Regione è assente per non aver espresso (io dico non aver potuto esprimere) il parere sull’attività preliminare a eventuali trivellazioni davanti alle coste di Puglia dimentica, ad esempio, che anche in presenza di ben due pronunce contrarie al rigassificatore di Brindisi, il ministero dell’Ambiente è andato avanti come se nulla fosse. Qui il problema è sostanziale: se il nostro parere si deve ridurre a una mera dichiarazione di principio, ce lo dicano».
Resta il fatto che se nella procedura per l’autorizzazione alla ricerca di pozzi petroliferi la Regione si fosse espressa, i pareri sarebbero rimasti agli atti. Non le pare che il vostro ricorso contro i decreti del ministro Prestigiacomo possa essere viziato?
«Al caso sta lavorando il nostro ufficio legale. Sapranno bene loro come muoversi. Piuttosto però voglio ricordare che le autorizzazioni rilasciate oggi riguardano solo le prospezioni sismiche preliminari e le eventuali ricerche con trivellazioni sui fondali marini saranno oggetto di un’ulteriore istruttoria. Credo che già oggi e comunque a partire da oggi ci siano tutte le condizioni per far valere le proprie ragioni».
Oggi lei inizia un giro tra i Comuni costieri coinvolti nell’eventuale realizzazione di piattaforme petrolifere in mare. Ci sono Comuni di estrazioni politiche diverse, riuscirete a fare fronte comune?
«Devo riconoscere che la prima amministrazione a prendere l’iniziativa, quella di Monopoli, ha manifestato apertamente l’auspicio che sul problema si raggiunga una collaborazione interistituzionale la più ampia possibile. Alla costruzione di questo fronte a tutela delle nostre bellezze ambientali e paesaggistiche e della risorsa turistica lavoreremo da oggi».