13 novembre 2011

Da martedì il Riformista si rinnova

Otto pagine e un nuovo domenicale a 1euro e 20. E un carattere più netto: il quotidiano di opinione per la battaglia riformista

Cari lettori, martedì il Riformista uscirà con una veste rinnovata ma a otto pagine, stampate su una carta più robusta. Questa novità è dettata da due esigenze. La prima è riconducibile alle serie difficoltà economiche dovute al fatto che noi siamo una cooperativa vera: dietro le nostre spalle non ci sono editori, imprenditori, lobbies, partiti. E non abbiamo la pubblicità neanche da chi avrebbe dovuto sostenerci: il movimento cooperativo e i sindacati che fanno pubblicità in tanti quotidiani. Paghiamo la nostra assoluta indipendenza. Occorre anche tenere presente il fatto che il contributo di cui godono le cooperative di giornalisti è ormai incerto. Questo mette a rischio il nostro futuro. I lettori affezionati hanno pagato un euro e cinquanta centesimi un piccolo giornale. Abbiamo deciso di ridurre il prezzo a un euro e venti centesimi, solo perché speriamo che i nostri amici possano meglio allargare il numero dei lettori e degli abbonati. Il sito del riformista ha un buon numero di contatti, 15 mila di cui 6 mila paganti. Questo mostra l’interesse per il giornale: una voce autonoma e significativa nel campo della sinistra. Questa qualità ci suggerisce di dare al Riformista un carattere più netto di un quotidiano di opinione fortemente impegnato in una battaglia politica per una sinistra riformista che opera nel quadro della sinistra europea. Più in generale si tratta di dare alle otto pagine un’interpretazione alle notizie che in Italia, e nel mondo, vengono diffuse da grandi mezzi di comunicazione; esprimeremo meglio e con più puntualità un punto di vista “nostro”. Con il Riformista della domenica, che sarà curato da Paolo Franchi, faremo battaglia politico-culturale: cultura politica nell’ambito di una sinistra in cui è necessario colmare un deficit che la penalizza. Per quindici anni l’abbiamo fatto con le Ragioni del Socialismo, ora continuiamo a farla con il Riformista. So bene che la nostra è un’impresa difficile perché navighiamo nel grande mare dell’informazione, in cui c’è tutto e il contrario di tutto e dove mezzi potenti impongono le loro scelte politiche ed editoriali. Faremo del nostro meglio, ma abbiamo bisogno dei nostri lettori affezionali per aiutarci a fare conoscere e a diffondere il Riformista.

Emanuele Macaluso