2 ottobre 2007

Da Bari - NASCE LA COSTITUENTE SOCIALISTA PROVINCIALE

No alla omologazione senza identità.

…Riprendiamo tutti insieme a coltivare le passioni per la Libertà e la Giustizia Sociale,
con l’internazionalismo socialista...
Il 29 agosto, alla presenza di numerosi esponenti delle diverse aree politiche rivenienti dall’ex PSI, dello SDI e del PSDI della provincia di Bari, con la partecipazione della segreteria provinciale dei repubblicani europei e di una folta rappresentanza di sindacalisti socialisti, oltre a singole personalità del mondo culturale e politico della provincia di Bari è stato dato formale avvio al processo fondativo di un nuovo soggetto politico che nascerà al termine della “Costituente socialista”.

Una Costituente è per sua natura dinamica, si forma nel tempo col confronto e con l’incontro.

Non è una operazione di vertice, né un processo di legittimazione di un leader.

Il nostro è un processo costituente collettivo, di base e plurale che privilegia la discussione ed il confronto che non è ospite della comunicazione di sistema ma si affida alla democrazia di base ed alla comunicazione democratica e pluralista.

A noi tocca il compito di questo tempo di confronto e di incontro, i cui esiti saranno consegnati a dicembre agli uomini e donne che fonderanno il nuovo soggetto politico in Puglia.

Proprio per la dinamicità di tale confronto ed incontro sono presenti oggi, oltre alle rappresentanze politiche già citate, quelle dei compagni che hanno fatto riferimento alla mozione Angius nel dibattito interno al congresso di liquidazione dei DS ed altre rappresentanze dell’area sindacale e repubblicana.

Tale gruppo di lavoro costituente metterà a punto le proposte politiche ed organizzative che saranno discusse nel congresso fondativo del nuovo soggetto politico che si terrà entro la fine dell’anno.

A tale risultato si è giunti dopo un intenso lavoro di approfondimento politico-culturale durato circa un anno, supportato, sul piano culturale, dalla Fondazione Di Vagno, presieduta da G. Mastroleo.

A coordinare tale gruppo di lavoro, aperto e plurale, è stato chiamato, all’unanimità di tutte le parti politiche facenti parte del processo costituente Tommaso Minervini, già sindaco di Molfetta, che rappresenta con passione quell’area del socialismo liberale di cui Gaetano Salvemini è stato uno dei principali ispiratori. Quest’anno si celebra il 50° della sua morte, 6 settembre 1957, forse un segno del destino della storia.

Il significato della Costituente socialista.

…I cantieri in atto si stanno occupano prevalentemente di strutture, vedi da un lato l’assenza di dibattito politico nelle destre ed il dibattito, nient’affatto sui programmi e sui valori in atto in queste ore nel PD pugliese.

Noi vogliamo portare la discussione innanzi tutto sui valori e indirizzare il dibattito politico in Puglia sui problemi concreti.

La Politica esige sintesi decisionale, ma questo non vuol dire affatto diluire la propria identità di valori e di visione della vita….

I socialisti nel PD.

…L’ adesione di singole personalità al PD, come è avvenuto, elude la questione politica di fondo.

Qui è in giuoco la richiesta di “diluizione” collettiva del mondo socialista italiano ed internazionale in un non ancora definito Partito Democratico.

E’ in gioco la rinuncia di due secoli di evoluzione civile e politica del movimento di emancipazione dei valori della sinistra riformista italiana.

E’ in gioco la rinuncia al quadro culturale e politico di appartenenza internazionale.

E’ in gioco la rinuncia esplicita alla funzione pedagogica e formativa della politica.

Quella funzione che ha fatto avanzare, soprattutto sul piano civile, intere nazioni e generazioni di donne e uomini.

L’esempio più alto è stato lo “spirito della Costituzione”, dove culture diverse hanno trovato la più alta sintesi di valori militanti nel popolo italiano, formatosi in una lunga evoluzione culturale, civile, politica, sociale e religiosa….

L’ esigenza della Governabilità.

…Proprio la necessità di ossia della esige la limpidezza delle varie identità rappresentative dei cittadini.

Se vogliamo che questa governabilità sia sinceramente democratica. Altrimenti andremmo verso un completo processo di , come stiamo assistendo in queste ore nel dibattito politico regionale e nazionale…

Cosa conta, oggi, sul piano elettorale il cantiere socialista.

Prioritario è il ragionamento sui valori. Le battaglie si fanno, sempre quanto si ritiene che siano giuste non solo per se stessi ma per il futuro.. Se Nelson Mandela, tanto per fare un esempio, quando ha iniziato la battaglia sulla segregazione razziale avesse fatto, a suo tempo, i calcoli su quante adesioni avesse…..

Il fatto che tutto il mondo socialista, laico e liberal, soprattutto qui in Puglia si rimetta in gioco, fuori dai comodi apparati dei grandi cantieri, sta a dimostrare che esiste la voglia di non stracciare la storia.

Ma altresì è forte la potenzialità elettorale, perché forte, in Puglia, è sempre stato e lo è ancor oggi, il radicamento del socialismo liberale e del sindacalismo riformatore, così come è sempre stato forte, in questa Terra di Levante, ponte nel Mediterraneo, la laicità della conoscenza e dell’accoglienza dell’altro e la Libertà dei saperi.

Se gran parte del gruppo dirigente post comunista rinuncia a fare i conti con la propria storia personale e collettiva;

Se gran parte del gruppo dirigente post comunista rinuncia ad approdare alla grande famiglia del socialismo europeo;

la costituente socialista deve scegliere di non omologarsi, ma di aggiornare e rinnovare una sua identità, quella ricerca di identità collettiva che chiede il riformismo democratico pugliese ed italiano, svuotato.

Proprio tale processo consentirà, sintesi ed alleanze vere. A comunciare col PD, a riallacciare il dialogo di evoluzione riformista con la sinistra post comunista, la cosiddetta “cosa rossa”, a sollecitare e facilitare l’aggregazione delle culture cattoliche nell’alveo della grande famiglia del riformismo democratico.

Se questo avviene, sul piano elettorale, la nostra area conterà molto più di quello che oggi si può immaginare…

In sintesi i tratti caratterizzanti del nuovo soggetto politico.

… In sintesi, si dovrà rappresentare con rinnovata determinazione:
il valore della Libertà, individuale e dell’impresa. Una libertà che va coniugata con la responsabilità a differenza del liberticidio berlusconiano;

Una Libertà/responsabilità che impone la scelta irreversibile della non violenza e della eticità , a livello di individui e di popoli, come ha insegnato da sempre il socialismo liberale.

Il rispetto per l’altro impone il valore della laicità. E’ assurdo ancor oggi discutere di un elementare e fondativo valore della civiltà moderna; il riconoscere , individuo o popolo che sia ne deve determinare il rispetto, l’inclusione e non l’esclusione nel processo decisionale della politica. Lo ha insegnato lo stesso Cristianesimo delle origini, lo hanno radicato milioni di donne e uomini nell’evoluzione del processo di Liberazione dell’ uomo.

Rinunciare a rappresentare il processo di Libertà Responsabile dell’Uomo e delle Comunità in una omologazione senza identità, all’interno di una organizzazione di partito unico, che seppure struttura di massa, tralascia o rimanda non si sa a quando la fissazione di questi pilastri fondativi della condivisa visione della vita individuale e collettiva è il grande e tragico errore della storia che non vogliamo compiere.

Il valore della Giustizia Sociale, che sia la destra che il formando PD, in questo momento, mettono in secondo piano rispetto .
I pilastri dello stato sociale e del progresso civile: la dignità e l’etica del lavoro, la tutela dei bambini, degli anziani, della salute, il diritto alla istruzione (vogliamo che dagli asili, alle scuole, alla università ed alla ricerca scientifica e culturale sia attuato un vero e proprio rilancio riformatore) non possono continuare ad essere subordinati e trascurati: in questo ci sentiamo più vicini al sentire della più ampia ed articolata “sinistra” italiana ed europea;

non possiamo, in questo, omologarci alla deriva della pura ragionieristica e di una finanza pubblica massacrata e distorta dalla mancanza di un progetto riformatore complessivo.

Un progetto riformatore complessivo che chiaramente va scritto ed attuato con alleanze che debbono rappresentare la maggioranza dei cittadini italiani e pugliesi.

Una sintesi di governo che non significa soffocamento dei tratti identitari della grande storia di emancipazione della sinistra e del cattolicesimo sociale.

Perché la sintesi di governo non può invadere la sfera della ricerca della fede, della libertà di pensiero e di ricerca, dei sentimenti.

L’idea di eliminare il libero confronto sin “alle radici dell’erba”, come scrisse anni il figlio di un grande statista pugliese, Aldo Moro è un’idea folle e pericolosa.

Guai a confondere le due sfere vitali, come si rischierebbe in una omologazione senza identità.

Anche per questo abbiamo il dovere della Costituente. E proprio in Puglia.

La libertà e la democrazia è già compromessa dalla tirannia della grande Finanza che controlla il golpe mass mediatico in atto della omologazione del pensiero collettivo.

Col partito unico, a sinistra e a destra, aiutati da un ipotizzato sistema elettorale che azzererebbe le espressioni democratiche di aree considerevoli dei cittadini la Libertà e la democrazia avrebbero una ulteriore limitazione, una ulteriore asfissia…

Il PSE.

…L’altro tratto caratterizzante della Costituente socialista è Internazionalismo. Proprio nel momento della , nella fase storica in cui le decisioni vengono determinate in Europa e nei grandi snodi internazionali, dobbiamo rimarcare la identità. La perdita di identità è una omologazione al ribasso che porta alla rinuncia della Libertà. Una cosa è la sintesi di diverse identità, coltivata nella cultura sociale, altro è un partito unico dove annullare sin dalla discussione di base le identità. Infatti di cosa si discute in questi giorni in Puglia? Di correnti? E’ necessario collaborare con le grandi aree politico culturali, come il Partito Socialista Europeo e l’Internazionale Socialista. E’ completamente fuori della storia presente e futura che la sinistra italiana rimanga ai margini dei grandi processi internazionali, dove si preparano le grandi decisioni: un dato negativo per l’intero Paese…

La Costituente in Puglia.

…V’è una specificità in Puglia del socialismo, della sinistra riformista della grande tradizione del movimento sindacale pugliese.

Una storia antica, da Gaetano Salvemini a Giuseppe Di Vagno, Tommaso Fiore, Vincenzo Calace, dal sindacalismo di Di Vittorio al sindacalismo pugliese delle grandi battaglie, dai grandi Educatori del cattolicesimo popolare, ai grandi vescovi pugliesi ai laici cattolici come Aldo Moro, che sono morti per coltivare una processo di governabilità, sin dal primo Centro sinistra di ricostruzione italiano del dopoguerra al compromesso storico, senza rinunciare alla identità dei valori distintivi sin “alle radici dell’erba”.

Le conquiste riformatrici delle Amministrazioni e del regionalismo in Puglia, peculiari anche coi governi di centro sinistra alla Regione, alla Provincia e nella città di Bari.

La creazione di un nuovo soggetto del riformismo pugliese, come si evince dalla cronache di questi giorni nel PD, non può soffocare né eludere il confronto politico culturale con tutta la sinistra, nello stesso PD e con le aree politiche del cattolicesimo democratico, sull’applicazione concreta, stante la contemporanea azione di governo di coalizione nel Paese, in Puglia e nel capolugogo Barese, di quei valori annunciati, che implicano concrete scelte.

Solo per indicare alcune priorità:

· legislazione sociale e del rispetto della libertà/responsabilità delle persone;
· riforme della scuola, università e della ricerca scientifica;
· diminuzioni fiscali e liberalizzazione burocratica per le imprese che producono valore aggiunto;
· norme sulla valorizzazione del lavoro;
· il corretto equilibrio uomo/natura;
· e soprattutto la ripresa di una che per noi significa autopromozione delle persone, della cultura e della natura della Puglia e del Mezzogiorno, esaltando e complementando quel processo di , culturale, economico e civile che col governo regionale di Vendola sta prendendo corpo. Anche un diverso uso delle risorse finanziarie proprie e dei POR che debbono essere finalizzati massivamente alla crescita delle infrastrutture e dei saperi in Puglia.,.

Quali coalizioni.

…La si impone come presidio di collegamento tra il PD e tutta la sinistra italiana e pugliese, in modo da evitare le tentazione neo centrista di ampie aree del PD.
E’ Importante una , ma è altra cosa rispetto alla tentazione di isolare o intimorire le sinistre italiane e pugliesi, col furore e l’ansia di diventare leader in Puglia.

La sinistra in Italia ed in Puglia è stata e deve continuare ad essere, insieme agli altri soggetti politici, fattore di crescita civile e sociale. Tutto questo il Pd non può barattarlo a colpo di potenze di apparato, perché in giuoco, come dicevo, è la Libertà dei singoli e delle Istituzioni...

In Conclusione.

… Anche se per estrema sintesi, non può non venire chiaro a tutti come sia decisivo e vitale diventare protagonisti di questo nuovo progetto politico, teso a far rientrare tutta la sinistra italiana e pugliese nel grande e decisivo dei valori e della costruzione del futuro del socialismo europeo, in non già in col cattolicesimo democratico. Diluizione negativa sia per la sinistra che per il cattolicesimo.

Un orizzonte a cui la stessa sinistra post comunista ed il movimento sindacale pugliese non può e non deve sfuggire.

In un presente fortemente condizionato dalle strutture politiche, finanziarie e mass mediatiche che privilegiano e ricercano sin dalle radici una omologazione senza identità, nei consumi, nei comportamenti e fra poco nella omologazione del partito unico, con la sintesi sin dalle radici,

La “costituente socialista” vuole rappresentare e particolarmente in Puglia, le passioni che intende far vivere ai giovani per un futuro da liberare.

Impegnarsi in una governabilità stabile, con una alta ed autorevole sintesi di Governo, ma che coltivi i valori alle radici e non solo un “insieme numerico”.

Questo è coltivare la Libertà e la Democrazia...

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