22 ottobre 2007

Un intervento di Mario Parisi

Caro Tommaso,
l’editoriale a tua firma apparso sul Blog "partitosocialistapuglia" nonché gli interventi di Gianvito Mastroleo e di Domenico Caputo mi sollecitano alcune riflessioni che ritengo meritino attenta valutazione da parte di tutti noi, e ciò anche alla luce degli approfondimenti operati dalla "costituente socialista" che, molto opportunamente, per il messaggio, carico di significati e di programmi, che la stessa vuole presentare è stata definita la "costituente delle idee".
Sorge spontanea e impellente la domanda che penso ognuno di noi si pone. Quale socialismo, per il nuovo secolo e per la nuova società, noi vogliamo, quale partito pensiamo debba esistere in Italia e anche nella nostra regione, quali programmi o progetti politici noi socialisti dobbiamo portare avanti perché anche in Italia possa esistere un partito che si ispiri al socialismo democratico, laico, riformista che faccia parte della famiglia dei socialisti di tutti gli altri paesi europei.
Alla domanda non si può rispondere soltanto con l’affermazione che è necessario che anche nel nostro paese esista una forza del socialismo democratico e riformista perché questa forza esiste in tutti gli altri paesi europei. A mio parere, invece, con forza dobbiamo affermare l’attualità e la necessità, per la società in cui viviamo, del riformismo socialista o ancora meglio del liberal-socialismo. Con molta forza e convinzione, proprio perchè da qualche parte, e con tesi se vogliamo anche suggestive, si dice che il socialismo è morto e comunque non più adeguato alla nuova società del benessere e della globalizzazione.
Come giustamente più volte, e anche nel corso della "Costituente", da tutti è stato ricordato che i principi e le idee che hanno caratterizzato i partiti socialisti e laburisti del secolo scorso devono essere adeguati alle esigenze della società moderna, dobbiamo, però, essere profondamente convinti che i principi del socialismo riformista, i valori che la cultura socialista ha espresso nel secolo scorso e soprattutto i principi di libertà e di giustizia sociale sono sempre attuali e indispensabili anche per la società del nuovo secolo.
Io penso che la società moderna, la società dello sviluppo economico, la società del progresso in tutti i settori economici, industriali, scientifici, la società della cosiddetta globalizzazione, con le sue profonde ingiustizie sociali, le sue diffuse disuguaglianze, l’eccessivo consumismo, la corsa ai facili arricchimenti, lo strapotere delle varie lobby economiche e delle multinazionali, le rivendicazioni di tipo particolaristico, il perdurare ancora oggi di dogmatismi ideologici, anche di carattere religioso, rendano sempre attuali e necessari i principi del vero socialismo democratico e riformista per l’affermarsi di una società basata sulla giustizia, sulla libertà e sui principi etici della personalità umana.
Per il raggiungimento di questi obiettivi dobbiamo essere consapevoli che occorra un partito nuovo che, pur nel rispetto delle radici, dei valori e della tradizione del socialismo del secolo scorso, sappia essere profondamente e, in termini moderni, laico, riformista e quanto più adeguato ai bisogni della nuova società. Per tale aspetto mi piace il richiamo fatto a Carlo Rosselli: " il nuovo socialismo non dovrà essere il frutto di appiccicature di partiti e partitelli ormai sepolti, ma organismo nuovo dai piedi al capo, sintesi di tutte le forze che si battono per la causa della libertà e del lavoro".
Sapremo fare questo anche nella nostra regione? Certamente questo deve essere il nostro lavoro, e direi la nostra battaglia, cercando di ampliare fin dove è possibile i nostri interessi culturali e politici per richiamare l’attenzione e le possibili adesioni di quanti, nel mondo del lavoro, nel sindacato, nelle professioni, nelle università, fra i giovani, condividono le nostre idee.
Profondamente convinti di bene operare, con la speranza che, come si augura anche Giovanni Mastroleo, molti delusi degli equivoci del PD e dell’estremismo della sinistra rossa si convinceranno della attualità e della necessità, anche per il nostro paese, del riformismo liberal – socialista e verranno nella nostra "casa" completamente rinnovata e ristrutturata.

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