5 aprile 2008

INTERVISTA A BOSELLI

D. Onorevole, per la prima volta, dopo anni, i Socialisti si ritrovano in una casa comune. E’ già questa una vittoria?

R. Si, considero questa scelta una vittoria. Dopo quattordici anni, tutti sotto un unico simbolo: ciò significa che il Socialismo è rimasto sempre e comunque dentro di noi e che nessuna coalizione politica potrà oscurare i principi profondi alla base della nostra ideologia.

D. Cosa vuol dire? Che nel mondo di oggi si può ancora parlare di ideologia?

R. Personalmente, non credo che l’ideologia sia morta e che le esequie siano state celebrate già da molti anni. Se fosse così non potremmo più dare valore all’anima. Diciamo che si è solo assopita, pronta però a venir fuori se opportunamente sollecitata.

D. Si dice che i giovani non abbiano più interesse per la politica. Cosa pensa in proposito?

R. Purtroppo è vero. Li abbiamo delusi perché ai loro bisogni non abbiamo saputo rispondere con coerenza, conseguenzialità e soprattutto concretezza.

D. In che senso?

R. Prendiamo, per esempio, il lavoro, anzi –per meglio dire- la mancanza di occupazione. Credo negli ammortizzatori sociali, nel lavoro flessibile, purchè non costituisca una condanna alla precarietà.

D. Qualcuno ha detto che Coversano è la patria di Latorre….

R. Con tutto il rispetto per il senatore Latorre, dico che Conversano è la patria di Di Vagno. E questo…. vale più di tante parole.

D. Crede nei confronti televisivi?

R. Penso solo che i cittadini abbiano tutto il diritto di essere informati e quindi di sentire più di una campana per poter scegliere a chi accordare la propria fiducia in piena libertà. I confronti servono soprattutto agli elettori e non agli uomini politici per fare sofismo o per parlarsi addosso.

D. Parliamo del voto utile.

R. Bisogna intendersi sul concetto di voto utile. Il voto è sempre utile perché esprime la volontà dell’elettore. Nessun voto a chichesia significa dispersione. Lasciamo che i cittadini esprimano il loro consenso in piena libertà. Poi si vedrà.

D. Un pronostico. Chi vincerà questa competizione elettorale?
R. Senza il Partito Socialista Veltroni perderà le elezioni.

Dichiarazione di Boselli: "con il voto dei radicali supereremo il 4%"
"Io sono assolutamente sicuro che arriveremo al 4 per cento". Lo ha detto ai microfoni di Radio Radicale il leader del Partito socialista Enrico Boselli, durante un filodiretto. "Con i voti radicali supereremo abbondantemente il 4 per cento. Non ho alcun dubbio. Stiamo facendo una campagna elettorale che e' partita con grande difficolta'. A un certo punto ho anche pensato che mi facessero partire con la penalty...".
"Il voto dei compagni e degli amici radicali e' molto importante, e per questo mi rivolgo a loro. Il voto radicale puo' dare al Paese una forza laica nel prossimo Parlamento che puo', insieme ai deputati radicali eletti da Veltroni, e ad altri, dare il senso di queste battaglie. La prossima legislatura sara' difficile per molti motivi", ha aggiunto. "Che i radicali potessero fare un accordo politico programmatico con Veltroni e contemporaneamente uno identico con Boselli mi sembrava difficile", ha detto il leader socialista rispondendo ad una domanda sul suo no a candidare Marco Pannella. "Le scelte che ha fatto il Partito Radicale e il suo gruppo dirigente io non le ho condivise, le ritengo sbagliate", ha concluso Boselli.

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