7 giugno 2009

PERCHE’ SINISTRA E LIBERTA’ E PERCHE’ CICCIO MAGISTA’.



di Gianvito Mastroleo



Ragioni varie, non ultima quella istituzionale, mi consigliano d’assicurare nella campagna elettorale, più che un impegno diretto, un orientamento verso Sinistra e Libertà, nell’auspicio che ciò che oggi appare solo un’alleanza elettorale possa diventare un progetto politico nel quale ogni socialista che non intenda rinunciare all’identità culturale ritrovi la sua aspirazione allo Stato Laico.
L’Italia, è attraversata da una crisi di identità politica profonda, priva ormai di quei modelli che con la loro vita indicavano alle generazioni, giovani e adulti (penso a Moro, a Nenni, a Pertini, ma anche a Ciampi, a Prodi) che la vita d’ognuno di noi non può essere protesa ad alimentare la gigantesca ondata di avidità e di consumi che sta travolgendo tutto, tra l’astrazione delle apparenze e delle «forme» e la virtualità delle sue strategie speculative.
Cui occorre opporre un serio progetto, innanzitutto culturale, per il recupero, non genericamente di «valori», ma di idee, programmi, soluzioni concrete per ciascuno dei settori strategici dello sviluppo della società: l’ambiente, la natura, la forma sociale e politica del paese e del mondo.
In pratica, l’impegno progettuale degli Istituti di ricerca e delle Fondazioni, che fu delle stagioni del Riformismo che fra gli anni sessanta e settanta hanno cambiato l’Italia e al quale occorre tornare.
Ma le elezioni sono alle porte: Sinistra e Libertà merita appoggio perché conta di far eleggere compagni che aderiranno al Gruppo del Partito Socialista Europeo.
Tuttavia, mi sia consentito di chiedere un sostegno particolare in favore di un giovane candidato con Sinistra e Libertà per la Provincia di Bari.
Ciccio Magistà è un “candidato diverso dal solito”, intelligente il suo slogan elettorale!, solo per la volontà non comune di saper approfondire il suo lavoro (politico o professionale) e per la voglia d’essere dentro i processi di rinnovamento della politica.
E’ «diverso dal solito» perché ha desiderio di studiare e d’imparare, perché prima d’accettare di candidarsi e confrontarsi con gli elettori ha approfondito ciò di cui un giorno loro potrebbero, vorrei dire lo chiameranno, ad occuparsi: la Provincia, l’Ente locale del quale, per ignoranza, non si fa che dire un gran male, ma che nessuno di coloro che avrebbero dovuto riesce a indicare perché deve sopravvivere.
Ciccio Magistà, invece, lo ha fatto (come testimonio) e spero che nei prossimi giorni riuscirà a darne prova ai concittadini.
Per questo merita, e auguro, largo consenso nella sua Città.