23 ottobre 2009

A gamba tesa nelle primarie del PD per evitare il disastro di un Veltroni bis.

di Carlo Pinto

Cari Compagni Socialisti,
domenica viene offerta ai cittadini l’opportunità di scegliere il segretario Nazionale del PD tra tre candidati: Bersani, Franceschini e Marini.
Tra i requisiti per poter partecipare alla scelta ,il fondamentale è essere un elettore del PD o perlomeno dichiarare di volerlo essere.
Tutto potrebbe apparire un fatto interno ad un partito , se non fosse molto aleatorio prevedere come voterà un sedicenne e , data la segretezza del voto , come hanno votato o voteranno i volontari che si presenteranno alle urne.
A questo punto occorre chiedersi da chi e come sarà garantita la legittimità del risultato in assenza di una platea elettorale qualificata.
I cittadini hanno potuto constatare che è stata effettuata in Puglia una vera e propria campagna elettorale con il ricorso ad esosi strumenti pubblicitari in qualche caso più adatti ad un detersivo che non a qualificare un dirigente politico. ( molti leader , poca politica)
Malgrado questi evidenti limiti , "l’Eletto" influenzerà le politiche della sinistra del Paese per i prossimi anni e se guardiamo al recente passato i guasti fatti dall’eletto ,con primarie Walter Veltroni , hanno danneggiato in maniera irreversibile la sinistra a tutto vantaggio del più esaltato Berlusconismo.
Possiamo noi Socialisti essere estranei osservatori di ciò che avviene nel PD che comunque concorre con noi in maniera condizionante e determinante per una alternativa alla destra ed all' ormai dilagante potere di Berlusconi?
Senza sentirmi invasore di un territorio che in parte mi appartiene non posso esimermi dal ritenere Franceschini, già corresponsabile del fallimento di Veltroni e pervicace continuatore della sua fallimentare politica, una scelta inadatta ed inopportuna per il rilancio di una nuova stagione politica , dove la sinistra riformista possa ritrovarsi in un progetto politico che la ricandidi al governo del Paese.
Senza nulla togliere a Marino che ben rappresenta la sinistra laica e riformista ma non ha sufficiente spinta verso la sua affermazione che resta auspicabile in confronti futuri, non resta che esprimersi a favore di Bersani che meglio rappresenta una sinistra riformista e di governo che si proietta nella modernità senza rinunciare a quanto di positivo può essere recuperato dalle esperienze passate.
Tutto quanto sopra per dire ai compagni Socialisti iscritti che non è opportuno che partecipino direttamente al voto delle primarie PD ma che non rinuncino a spendersi per consigliare i loro conoscenti a votare per Bersani.
Fui facile Cassandra a prevedere i disastri che avrebbe comportato la scelta Veltroni ,non vorrei che si ripetesse la storia con l’elezione di Franceschini.