22 novembre 2009

Lettere del Presidente della Fondazione -Di Vagno- per una "ideale Galleria degli innovatori della cultura della sinistra e del Socialismo."


FONDAZIONE “Giuseppe Di Vagno (1889-1921)”




Cari compagni,

mi fa piacere inviarvi un estratto del n. 8 di Mondoperaio, anche per segnalarvi che per i Socialisti i mesi di novembre-gennaio 2010 sono densi di ricorrenze di straordinario valore storico e simbolico che non vanno dimenticate: per richiamare la passione e il metodo di lavoro al quale converrebbe tornare ad ispirarsi, più che per scrivere ricette per l’oggi.
· Cent’anni fa scompariva a soli 49 anni, dopo carcere e persecuzioni, Canio Musacchio uno dei padri del sindacalismo italiano socialista fra la fine dell’800 e i primi del ‘900, fondatore della Camera del Lavoro di Bari (lo ricorderemo a Gravina il prossimo 11 dicembre);
· Trent’anni fa scompariva Pietro Nenni (lo ricorderà Mondoperaio con un numero speciale della Rivista che anche noi presenteremo a Bari, appena possibile);
· Venticinque anni fa toccò a Riccardo Lombardi, il «riformista rivoluzionario», uno degli artefici dell’Autonomia socialista e padre della programmazione democratica (è stato ricordato a Roma il 23 ott. scorso nel Convegno, la cui registrazione è disponibile nel sito http://www.mondoperaio.it/., aperto dalla bella relazione di Fabrizio Cicchitto;
· Dieci anni fa moriva «in esilio» Bettino Craxi: rievocheremo con una ricostruzione storica la sua Biografia politica e umana nel Convegno «Bettino Craxi: l’Italia che cambia», organizzato dalla Fondazione, il 29 gennaio Bari, sala della Provincia;
· Ricorre in questi giorni (15 novembre) il cinquantesimo anniversario del «Programma fondamentale» di Bad Godesberg della socialdemocrazia tedesca;
· Qualche settimana fa è deceduto a Roma Giuliano Vassalli, l’ultimo testimone, con G. Pieraccini, del socialismo del XX° secolo; al suo Riformismo è dedicato il Volume Frammenti di Storia a cura di Matteo Lopresti, edito da Palomar, che presenteremo a Bari quanto prima.

E’ la ideale Galleria degli innovatori della cultura della sinistra e del Socialismo, non solo Italiano, che abbiamo il dovere di ricordare, con quello che ognuno lascia: non «per guardare dallo specchietto retrovisore» ma per segnalare che il Socialismo non è morto - come il «comunista mai comunista» Walter Veltroni noiosamente continua a preferire – mentre i suoi valori sono più vivi che mai, anche per fronteggiare la crisi indotta dalla globalizzazione: come segnala Nicola Cacace nell’heri dicebamus del numero in edicola di Mondoperaio, che mi permetto allegarvi.

E’ vero, il PSI e la sua classe dirigente fu distrutto dal giudici fra il ‘93 e il ’94, ma i socialisti in questi ultimi anni non si sono risparmiati nulla, proprio nulla!

Eppure, di là dalle sue forme organizzate, il Socialismo «in perenne divenire» (Formica) resta la cultura politica tuttora non superata per regolare la complessa realtà politica, sociale ed economica che abbiamo di fronte: coltivare quella Cultura - nelle forme della modernità - è il compito che tocca a noi.

La Fondazione Di Vagno – con umiltà e libera da interessi – cerca di farlo e continuerà con costanza, sperando nella partecipazione dei Socialisti, di tutti i Socialisti a prescindere dalle scelte individuali di ognuno, e seguendo l’insegnamento salveminiano «…. fa quel devi, accada quel che può!».

Non mancheremo di tenere informati tutti degli appuntamenti programmati per i prossimi mesi.

Con un fraterno saluto.

Novembre 2009

Gianvito Mastroleo